E' fra i migliori e più affermati cantanti che attualmente solcano le scene della Lirica internazionale, interprete di richiamo e protagonista delle più prestigiose opere di repertorio, nei maggiori progetti teatrali in Europa, Stati Uniti, Estremo Oriente.
Nato a Berna nel 1968 da genitori acatesi, Salvatore trascorre la sua adolescenza a Milano. Diventa un cantante lirico per caso. All’inizio non è molto fiducioso delle proprie capacità vocali e alterna piccole occupazioni lavorative con lo studio del canto presso la Accademia musicale di Parma. Il suo debutto avviene in Un ballo in maschera a Parma nel 1998. Il successo ottenuto gli vale un contratto a Verona per la stessa opera, per la Traviata e l’Aida. Il maestro Riccardo Muti lo sceglie per il ruolo di Alvaro in una nuova produzione de La forza del destino, al Teatro La Scala.. I consensi della critica gli aprono la strada verso nuovi ed esaltanti successi. Nello stesso anno è scritturato per la Tosca e Madama Butterfly all'Arena di Verona. Canta poi in Tosca al Teatro alla Scala nel marzo del 2000, nuovamente sotto la direzione di Muti. A maggio debutta a Madrid ne La forza del destino, e a Verona gli viene assegnato il Premio Zenatello come tenore dell'anno. Nel settembre dello stesso anno va in Giappone con l'orchestra del Teatro alla Scala per una serie di recite dello stesso lavoro, già replicato con successo in estate a Verona. Il Comune di Milano gli conferisce la cittadinanza onoraria di Milano e la Sony gli offre un contratto in esclusiva. La stagione 2001/2002 è segnata da un strepitoso successo nel “Il trovatore”, all’Arena di Verona, con ripetuti bis seralmente richiesti da un pubblico entusiasta delle sue performance.
A novembre del 2001 fa il suo debutto negli Stati Uniti a New York come solista ,ospite nel concerto annuale della Richard Tucker Music Foundation Opera Gala. A dicembre canta a Vienna alla Wiener Staatsoper in Tosca, quindi Manrico in Il Trovatore al Sao Carlos di Lisbona nel gennaio 2002 e ancora Alvaro a Torino in febbraio. Il palcoscenico della Metropolitan Opera gli si apre in maniera inattesa il 12 maggio 2002, quando si trova a sostituire Luciano Pavarotti (66 anni) in Tosca, due ore prima dell'inizio dello spettacolo. Licitra, che aveva in programma di debuttare non prima del 2004, è il tenore di riserva e riceve un'ovazione di 43 secondi alla fine della romanza Recondita armonia e di 46 alla dopo aver cantato l'aria E lucevan le stelle. Da allora ha aggiunto i seguenti ruoli al suo repertorio: il ruolo del titolo in Andrea Chénier, Ernani, Don Carlos, Turiddu in Cavalleria rusticana, Canio in Pagliacci, Luigi in Il Trittico e Calaf in Turandot. Gli ultimi anni lo hanno accreditato come uno dei tenori più richiesti ed apprezzati al mondo intero, elemento fisso di tutti i più grandi progetti teatrali in Europa, Stati Uniti ed Estremo Oriente. Non si contano le sue apparizioni sui più prestigiosi palcoscenici di tutto il mondo, con i ruoli di protagonista nelle più importanti opere liriche. Nell’ultimo scorcio della stagione è stato impegnato all’Arena di Vittoria nell’Aida. Licitra è oramai additato dalla migliore critica internazionale come il nuovo Pavarotti, un tenore "degno della grande tradizione italiana", come definito dal New York Times, sin dal debutto nella città della grande mela.