“ Il successo dello sceneggiato televisivo del Comm. Montalbano non si deve tanto alla bravura degli artisti impegnati sul set, ma al particolare ruolo svolto da un attore imprevedibile, il vero motore e valore aggiunto, rappresentato dalla bellezza e dalla suggestione dei luoghi iblei che fanno da sfondo alle riprese ”.
E’ la dichiarazione rilasciata sul palco del Teatro GAMP di Philadelphia al presentatore Salvo Falcone, nel corso dello show di sabato 3 novembre “ dalla Sicilia con Amore “ , da Alberto Sironi, regista della fortunata serie del Comm. Montalbano. Lo stesso, invitato per l’occasione dal Consolato Italiano della metropoli americana, ha espresso parole di vivo apprezzamento per il forte senso dell’ospitalità iblea, dichiarandosi onorato di sentirsi una sorta di cittadino onorario della nostra terra, di cui ha decantato al folto e attento pubblico americano le ricchezze ambientali e monumentali, peraltro esaltate in tutto il mondo dal largo seguito che ha avuto lo sceneggiato tratto dalla penna dello scrittore Andrea Camilleri.
La forte carica di simpatia del regista di conclamata adozione ragusana è stata una chicca apprezzatissima dello show che ha visto protagonisti artisti iblei da tempo oramai entrati nell’agone internazionale , come Francesco Cafiso, o appena agli inizi di un percorso di uguale successo, come Rachele Amenta e Lorenzo Licitra. Sullo sfondo delle vibranti e perfette coreografie del corpo di ballo Mila Plavsic, guidato dalla maestra Rita Gurrieri , l’esibizione dei giovani cantanti iblei e dell’ormai celebre sassofonista vittoriese hanno trascinato e sedotto il pubblico nella magica atmosfera del bel canto italiano e dei virtuosismi del sax, sfociati nel finale in una autentica, corale e emozionante standing ovation. Salvo Falcone , con la sua conclamata professionalità, ha ben condotto il varietà che ha assunto via via i toni di uno show prettamente americano, rendendolo ancora più attrattivo per il pubblico presente.
Sono tutti artisti e presentatori già apparsi sulla scena del Premio Ragusani nel Mondo, un evento che ha fatto capolino diverse volte nella serata ed in occasione dell’intenso meeting culminato nel VI Gran Gala della C.S.N.A., confederazione del Nord America che raggruppa diverse Associazioni Siciliane degli Stati Uniti e del Canada, con decine di esponenti presenti a Philadelphia per l’occasione. Poco per volta, anno dopo anno, edizione dopo edizione, grazie soprattutto alla multimedialità che ha stravolto il sistema delle interrelazioni a livello locale ma anche interplanetario, si è sparsa dovunque la notizia che nella nostra provincia si svolge un evento che, attraverso il racconto di storie umane, promuove il territorio ibleo, ripagando idealmente gli sforzi di quanti hanno a cuore questa manifestazione e dando nuovi stimoli a continuare nell’immediato futuro, nonostante le crescenti difficoltà.Da tempo gli organizzatori del Premio hanno desiderato a Ragusa la presenza dei massimi protagonisti dello sceneggiato Montalbano, in quanto esiste una forte correlazione fra i due eventi per la promozione del territorio ibleo in tutto il mondo, sia pure con dovute ed ovvie proporzioni. Questo binomio vincente si è ricomposto negli States alla presenza degli italo americani ma anche di numerosi esponenti delle comunità siciliane del nord America, con l’auspicio che possa ripetersi presto in una delle prossime edizioni del Premio, ma confermando ancora una volta come un momento di spettacolo e cultura possa costituire un ideale volano per accendere una luce e proiettare un faro su un territorio che deve fare del turismo un motivo di forte rilancio, soprattutto ed anche a seguito della prossima apertura dell’Aeroporto di Comiso.Ed il ruolo dell’Associazionismo e del volontariato, come agente complementare e a volte sostitutivo dell’azione delle pubbliche strutture, ha ancora una volta trovato una compiuta e perfetta concretizzazione. E’ il caso della nostra Associazione Ragusani nel Mondo ed è un motivo di forte compiacimento, lungi da ogni sterile autoreferenzialità …… sperando di cogliere o stimolare nell’immediato futuro altre opportunità esaltanti come quella appena vissuta.